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Ca’ Venezia Appartamenti - Via Rossini, 7 - 30016 Jesolo Lido (VE) Locazioni Turistiche 027019-LOC-02416 / 027019-LOC-03108
© 2018

Jesolo Lido e il suo lungomare adriatico

Quindici

chilometri

di

spiaggia,

di

caratteristici

pontili

protesi

verso

il

mare,

tra

le

foci

del

Piave

e

del

Sile:

questo

e'

il

Lido

di

Jesolo,

che

qualcuno

gia'

osa

chiamare

la

Miami

europea.

A

solo

mezz'ora

da

Venezia,

con

un'arenile

di

sabbia

dolomitica

finissima

dalle

preziose

proprieta'

curative,

ed

i

bassi

fondali

che

lo

compongono, questo litorale e’ uno dei paradisi delle famiglie del nostro Vecchio Continente.

Jesolo

si

estende

a

sudovest

verso

il

Cavallino

e

Venezia

come

una

sottile

lingua

di

terra

prospiciente

le

acque

dell'Alto

Adriatico,

con

alle

spalle

le

estremita'

della

Laguna

Nord,

la

Valle

del

Cavallino,

subito

dopo

la

Falconera,

quindi

le

Valli

degli

Orcoli,

delle

Fosse,

la

Paluda

e

Dragojesolo,

che

giunge quasi

a

lambire

le

prime abitazioni del litorale.

Si

puo'

essere

portati

a

credere

che

Jesolo

sia

in

qualche

modo

"figlia"

di

Venezia,

almeno

turisticamente

parlando, anche se non e' sempre stato cosi'.

Jesolo

con

i

suoi

500

alberghi,

15.000

tra

ville,

case,

appartamenti

ed

una

decina

di

campings

e'

senza

dubbio la piu' importante localita' turistica del Veneto.

Jesolo

e'

una

striscia

di

sabbia

morbida

e

finissima

dal

colore

ambrato

dovuto

alla

sua

nobile

origine

dolomitica,

lunga

15

chilometri

ritmati

dai

caratteristici

pontili,

perfettamente

attrezzata,

dotata

di

tutti

i

conforts e le strutture del turismo piu' evoluto.

La

spiaggia

di

Jesolo

e'

una

delle

piu'

frequentate

d'Italia

e

una

delle

piu'

amate

dagli

ospiti

di

tutto

il

mondo

fin

dai

primi

anni

dello

secolo

scorso.

Il

successo

di

Jesolo

e'

il

risultato

dell'intelligenza

turistica

che

ha

saputo

integrare

l'offerta

di

servizi

con

un'ampissima

varieta'

di

proposte

di

svago

e

divertimento

:

campi

da

tennis,

golf,

minigolf,

scuole

d'equitazione,

una

pista

di

kart

omologata

per

gare

di

campionato

mondiale.

E

poi

la

notte

a

Jesolo

e'

una

delle

piu'

straordinarie

dell'Adriatico

con

le

sue

sale

da

ballo,

le

grandi

discoteche ed eleganti night-clubs.

La

storia

di

Jesolo

è

legata

all'antica

Equilio,

uno

dei

più

importanti

abitati

della

Laguna

Veneta

per

tutto

l'Alto

Medioevo.

A

partire

dal

IX

secolo,

una

serie

di

sconvolgimenti

ambientali

e

politici

portò

questo

fiorente centro, sede anche di una diocesi, a decadere rapidamente.

Alla

fine

del

XV

secolo

la

località

era

ridotta

a

pochi

casolari

semi

disabitati.

La

lenta

ripresa

avvenne

grazie

al

patrizio

veneziano

Soranzo,

proprietario

di

molte

terre

nella

zona,

che

fece

costruire,

a

proprie

spese,

una

chiesa,

poi

dedicata

a

San

Giovanni

Battista

ed

eretta

a

parrocchia,

la

più

antica

del

Basso

Piave.

Attorno

alla

nuova

chiesa

si

ricostituì

il

villaggio

per

favorire

l'abitabilità

della

zona,

la

Repubblica

di

Venezia

attuò

vari

interventi

di

diversione

fluviale,

miranti

principalmente

ad

allontanare

i

fiumi

Piave

e

Sile,

venne

nel

1499

costruito

un

canale

che

collegava

il

vecchio

alveo

del

Piave

(ora

Sile)

a

quello

attuale.

Questo

cavale

(cava),

che

passava

per

il

nuovo

paese,

fu

realizzato

dall'ingegnere

Alvise

Zucharin

e

diede

nome

al

nuovo

abitato,

Cavazuccherina.

In

seguito

alla

conquista

napoleonica

di

Venezia,

e

alla

nuova

suddivisione

amministrativa

del

territorio,

Jesolo

(Cavazuccherina)

divenne

comune

autonomo

di

III

classe

il

(22

dicembre

1807).

Cacciato

Napoleone,

gli

austriaci

costituirono

un

consorzio

per

favorire

il

miglioramento

dei

territori

lagunari,

ormai

ridotti

a

palude ("Consorzio Passarella").

L'annessione

al

Regno

d'Italia

non

migliorò

la

situazione

preesistente.

Durante

la

prima

guerra

mondiale

la

popolazione

di

Cavazuccherina

fu

costretta

ad

evacuare.

Mentre

gli

Italiani

allagavano

la

zona

di

Caposile,

verso

le

foci

del

Piave,

gli

austriaci

presidiavano

il

territorio

paludoso,

dove

la

malaria

e

l'influenza

spagnola

(febbre di origine virale), mietevano vittime.

Nel

primo

dopoguerra

ripresero

i

lavori

di

bonifica,

che

furono

predisposti

dai

"Consorzi

di

Bonifica

del

Basso

Piave".

La

"Grande

Bonifica"

fu

realizzata

tra

il

1920

ed

il

1930:

furono

introdotte

le

coltivazioni

di

frumento,

granoturco

e

barbabietola

da

zucchero,

alle

quali

si

aggiunsero

le

piantagioni

di

alberi

da

frutto

ed i vigneti.

Il

28

agosto

1930

il

comune

fu

rinominato

con

l'antico

nome

di

Jesolo

e

dal

1936

le

località

di

"Marina

Bassa"

e di "Spiaggia" furono denominate "Lido di Jesolo".

La

rinascita

agricola

coincise

con

la

"riscoperta"

di

Jesolo:

nacquero

i

primi

stabilimenti

per

le

cure

elioterapiche.

Risalgono

agli

anni

trenta

i

primi

alberghi

ed

i

primi

ristoranti:

lo

sviluppo

segnò

una

battuta

d'arresto

con

lo

scoppio

della

Seconda

guerra

mondiale

ma,

tornata

la

pace,

la

ripresa

partì

a

ritmo

sempre

più veloce.

Jesolo

Lido

ha

ospitato

negli

anni

ottanta,

in

una

struttura

della

Croce

Rossa

Italiana

un

centinaio

cittadini

polacchi

che

avevano

richiesto

asilo

politico

e

negli

anni

novanta

circa

1400

profughi

provenienti

dalla

ex-

Jugoslavia.

Nel

biennio

2007-2008

la

struttura

è

stata

utilizzata

dalla

Croce

Rossa

Italiana

per

corsi

di

aggiornamento

e,

durante

il

periodo

estivo,

per

ospitare

gli

agenti

di

Polizia

che

vengono

distaccati

presso

la

città

per

mantenere

l'ordine

pubblico.

Dall'estate

del

2007

la

struttura

ha

nuovamente

ospitato

dei

profughi provenienti da alcuni paesi del continente africano.

© 2018

Quindici

chilometri

di

spiaggia,

di

caratteristici

pontili

protesi

verso

il

mare,

tra

le

foci

del

Piave

e

del

Sile:

questo

e'

il

Lido

di

Jesolo,

che

qualcuno

gia'

osa

chiamare

la

Miami

europea.

A

solo

mezz'ora

da

Venezia,

con

un'arenile

di

sabbia

dolomitica

finissima

dalle

preziose

proprieta'

curative,

ed

i

bassi

fondali

che

lo

compongono,

questo

litorale

e’

uno

dei

paradisi

delle

famiglie

del

nostro

Vecchio

Continente.

Jesolo

si

estende

a

sudovest

verso

il

Cavallino

e

Venezia

come

una

sottile

lingua

di

terra

prospiciente

le

acque

dell'Alto

Adriatico,

con

alle

spalle

le

estremita'

della

Laguna

Nord,

la

Valle

del

Cavallino,

subito

dopo

la

Falconera,

quindi

le

Valli

degli

Orcoli,

delle

Fosse,

la

Paluda

e

Dragojesolo,

che giunge quasi a lambire le prime abitazioni del litorale.

Si

puo'

essere

portati

a

credere

che

Jesolo

sia

in

qualche

modo

"figlia"

di

Venezia,

almeno

turisticamente

parlando,

anche se non e' sempre stato cosi'.

Jesolo

con

i

suoi

500

alberghi,

15.000

tra

ville,

case,

appartamenti

ed

una

decina

di

campings

e'

senza

dubbio

la piu' importante localita' turistica del Veneto.

Jesolo

e'

una

striscia

di

sabbia

morbida

e

finissima

dal

colore

ambrato

dovuto

alla

sua

nobile

origine

dolomitica,

lunga

15

chilometri

ritmati

dai

caratteristici

pontili,

perfettamente

attrezzata,

dotata

di

tutti

i

conforts

e

le

strutture del turismo piu' evoluto.

La

spiaggia

di

Jesolo

e'

una

delle

piu'

frequentate

d'Italia

e

una

delle

piu'

amate

dagli

ospiti

di

tutto

il

mondo

fin

dai

primi

anni

dello

secolo

scorso.

Il

successo

di

Jesolo

e'

il

risultato

dell'intelligenza

turistica

che

ha

saputo

integrare

l'offerta

di

servizi

con

un'ampissima

varieta'

di

proposte

di

svago

e

divertimento

:

campi

da

tennis,

golf,

minigolf,

scuole

d'equitazione,

una

pista

di

kart

omologata

per

gare

di campionato mondiale.

E

poi

la

notte

a

Jesolo

e'

una

delle

piu'

straordinarie

dell'Adriatico

con

le

sue

sale

da

ballo,

le

grandi

discoteche

ed eleganti night-clubs.

La

storia

di

Jesolo

è

legata

all'antica

Equilio,

uno

dei

più

importanti

abitati

della

Laguna

Veneta

per

tutto

l'Alto

Medioevo.

A

partire

dal

IX

secolo,

una

serie

di

sconvolgimenti

ambientali

e

politici

portò

questo

fiorente

centro,

sede

anche

di

una

diocesi,

a

decadere

rapidamente.

Alla

fine

del

XV

secolo

la

località

era

ridotta

a

pochi

casolari

semi

disabitati.

La

lenta

ripresa

avvenne

grazie

al

patrizio

veneziano

Soranzo,

proprietario

di

molte

terre

nella

zona,

che

fece

costruire,

a

proprie

spese,

una

chiesa,

poi

dedicata

a

San

Giovanni

Battista

ed

eretta

a

parrocchia,

la

più

antica

del

Basso

Piave.

Attorno

alla

nuova

chiesa

si

ricostituì

il

villaggio

per

favorire

l'abitabilità

della

zona,

la

Repubblica

di

Venezia

attuò

vari

interventi

di

diversione

fluviale,

miranti

principalmente

ad

allontanare

i

fiumi

Piave

e

Sile,

venne

nel

1499

costruito

un

canale

che

collegava

il

vecchio

alveo

del

Piave

(ora

Sile)

a

quello

attuale.

Questo

cavale

(cava),

che

passava

per

il

nuovo

paese,

fu

realizzato

dall'ingegnere

Alvise

Zucharin

e

diede

nome

al

nuovo

abitato, Cavazuccherina.

In

seguito

alla

conquista

napoleonica

di

Venezia,

e

alla

nuova

suddivisione

amministrativa

del

territorio,

Jesolo

(Cavazuccherina)

divenne

comune

autonomo

di

III

classe

il

(22

dicembre

1807).

Cacciato

Napoleone,

gli

austriaci

costituirono

un

consorzio

per

favorire

il

miglioramento

dei

territori

lagunari,

ormai

ridotti

a

palude

("Consorzio

Passarella").

L'annessione

al

Regno

d'Italia

non

migliorò

la

situazione

preesistente.

Durante

la

prima

guerra

mondiale

la

popolazione

di

Cavazuccherina

fu

costretta

ad

evacuare.

Mentre

gli

Italiani

allagavano

la

zona

di

Caposile,

verso

le

foci

del

Piave,

gli

austriaci

presidiavano

il

territorio

paludoso,

dove

la

malaria

e

l'influenza

spagnola

(febbre

di

origine virale), mietevano vittime.

Nel

primo

dopoguerra

ripresero

i

lavori

di

bonifica,

che

furono

predisposti

dai

"Consorzi

di

Bonifica

del

Basso

Piave".

La

"Grande

Bonifica"

fu

realizzata

tra

il

1920

ed

il

1930:

furono

introdotte

le

coltivazioni

di

frumento,

granoturco

e

barbabietola

da

zucchero,

alle

quali

si

aggiunsero le piantagioni di alberi da frutto ed i vigneti.

Il

28

agosto

1930

il

comune

fu

rinominato

con

l'antico

nome

di

Jesolo

e

dal

1936

le

località

di

"Marina

Bassa"

e

di

"Spiaggia" furono denominate "Lido di Jesolo".

La

rinascita

agricola

coincise

con

la

"riscoperta"

di

Jesolo:

nacquero

i

primi

stabilimenti

per

le

cure

elioterapiche.

Risalgono

agli

anni

trenta

i

primi

alberghi

ed

i

primi

ristoranti:

lo

sviluppo

segnò

una

battuta

d'arresto

con

lo

scoppio

della

Seconda

guerra

mondiale

ma,

tornata

la

pace, la ripresa partì a ritmo sempre più veloce.

Jesolo

Lido

ha

ospitato

negli

anni

ottanta,

in

una

struttura

della

Croce

Rossa

Italiana

un

centinaio

cittadini

polacchi

che

avevano

richiesto

asilo

politico

e

negli

anni

novanta

circa

1400

profughi

provenienti

dalla

ex-Jugoslavia.

Nel

biennio

2007-2008

la

struttura

è

stata

utilizzata

dalla

Croce

Rossa

Italiana

per

corsi

di

aggiornamento

e,

durante

il

periodo

estivo,

per

ospitare

gli

agenti

di

Polizia

che

vengono

distaccati

presso

la

città

per

mantenere

l'ordine

pubblico.

Dall'estate

del

2007

la

struttura

ha

nuovamente

ospitato

dei

profughi

provenienti

da

alcuni

paesi

del

continente africano.

Ca’ Venezia Appartamenti - Via Rossini, 7 - 30016 Jesolo Lido (VE) Locazioni Turistiche 027019-LOC-02416 / 027019-LOC-03108